CCNL Studi Professionali (Anpit-Cisal): importanti novità retributive per i lavoratori del settore

Con il mese di gennaio previste nuove retribuzioni ed aumentata l’indennità di disponibilità

Il CCNL Studi Professionali (Anpit-Cisal) siglato il 17 gennaio 2023 tra Anpit, Aifes, Confimprenditori, Unica e Cisal Terziario con l’assistenza della Cisal, prevede importanti novità per i lavoratori del settore.
Per quanto riguarda il trattamento economico, dal 1° gennaio 2024 viene corrisposta per 13 mesi, la nuova Paga Base Nazionale Conglobata Mensile comprensiva dell’indennità di contingenza e dell’elemento distinto della retribuzione (Edr) per i quadri, gli impiegati e gli operai come riportato nella tabella sottostante.

Minimi retributivi

Livello Minimo
Quadro 2.498,16
A1 2.133,84
A2 1.894,44
B1 1.696,67
Operatore di Vendita cat. 1 1.527,00
B2 1.519,72
Operatore di Vendita cat. 2 1.367,75
C1 1.363,59
C2 1.249,08
Operatore di Vendita cat. 3 1.227,23
D1 1.155,40
Operatore di Vendita cat. 4 1.124,17
D2 1.040,90

Indennità di disponibilità
Il lavoratore che svolge una prestazione di lavoro a richiesta o a chiamata dell’azienda, ha diritto alla corresponsione dell’indennità oraria di disponibilità pari a:
1,8601 euro per il livello C1;
1,7060 euro per il livello C2;
1,5790 euro per il livello D1;
1,4292 euro per il livello D2.
Tale emolumento viene riconosciuto per ogni ora di disponibilità resa dal lavoratore intermittente. In caso di malattia o di altra causa in cui è impossibilitato a rispondere alla chiamata, salvo forza maggiore, egli ha l’obbligo di informare in maniera tempestiva il proprio datore di lavoro, non oltre 12 ore dall’inizio dell’impedimento, precisandone la durata. In caso di temporanea indisponibilità per qualsiasi causa dovuta, il dipendente non ha diritto a percepire la relativa indennità. Ed ancora, qualora da parte di questo vi sia un reiterato ed ingiustificato rifiuto di rispondere alla chiamata, l’erogazione dell’indennità viene sospesa.
Si specifica che la competenza di cui trattasi è soggetta alla contribuzione previdenziale, mentre invece viene esclusa dal calcolo delle retribuzioni dovute per festività e ferie, non risultando altresì utile nella determinazione del Tfr. Nei casi di contratto di lavoro intermittente con riconoscimento dell’indennità di disponibilità, il dipendente ha diritto al welfare contrattuale pro quota così come previsto per tutti i lavoratori.
Retribuzione del lavoratore intermittente
Circa la retribuzione del lavoratore intermittente per ogni ora di servizio effettivamente prestato è previsto il riconoscimento economico come riportato di seguito.

Descrizione Livello D2 Livello D1 Livello C2 Livello C1
a) Quota oraria P.B.N.C.M. 6,0168 6,6786 7,2201 7,8820
b) Quota oraria Elemento Perequativo Mensile Regionale (valore convenzionale) 0,5797 0,6092 0,6536 0,7029
c) Quota oraria Indennità Mensile di Mancata Contrattazione 0,3642 0,4042 0,4370 0,4771
d) Quota oraria Rateo di tredicesima mensilità 0,5497 0,6073 0,6561 0,7154
e) Quota oraria Rateo di ferie 0,5497 0,6073 0,6561 0,7154
f) Quota oraria Rateo di permessi 0,1525 0,1685 0,1821 0,1985
g) Quota oraria Indennità sostitutiva (valore convenzionale) del preavviso (solo nel tempo indeterminato) 0,2305 0,2547 0,2752 0,3000
h) Quota oraria sostitutiva della “Gestione Speciale” dell’En.Bi.C. 0,2023 0,2023 0,2023 0,2023
i) Retribuzione onnicomprensiva oraria 8,6453 9,5322 10,2825 11,1936

CCNL Lavoro domestico: implemento delle prestazioni sanitarie Cassa Colf

Nuove prestazioni sanitarie per gli iscritti del settore

La Cassa di assistenza sanitaria integrativa per il personale colf e badanti Cassa Colf, implementa i servizi per i datori ed i lavoratori del settore mediante prestazioni aggiuntive e rafforzando quelle già a loro disposizione.
A tal proposito per tutti gli aderenti è stato realizzato un apposito piano sanitario che conta prestazioni ordinarie ed in convenzione.
Tra quelle ordinarie si enunciano: le prestazioni di assistenza indiretta e di rimborsi le cui domande devono essere inoltrate agli uffici di Cassa Colf insieme alla relativa documentazione medica; indennità giornaliere per il ricovero ospedaliero e per la convalescenza in conseguenza al ricovero; indennità per grandi interventi chirurgici presso strutture pubbliche; i rimborsi integrali di ticket sanitari per i servizi avuti mediante il SSN; il rimborso per le spese realizzate durante il periodo della gravidanza e un contributo per la nascita di un figlio; il rimborso spese per gli interventi chirurgici posti in essere nel primo anno di vita del neonato figlio del lavoratore di settore; il rimborso per l’acquisto o per il noleggio di ausili ortopedici e riabilitativi e per le spese dovute per via di trattamenti fisioterapici effettuati privatamente; contributo per spese funerari in caso di decesso del lavoratore, nonché i rimborsi per prestazioni psicoterapeutiche.
Tra i servizi in convenzione si ricordano: le prestazioni di assistenza diretta prenotabili presso centri convenzionati Unisalute; il pagamento diretto e integrale per prestazioni di Alta Specializzazione introdotte dal 1° gennaio 2022; il pagamento diretto e integrale di un massimo di 7 visite specialistiche per annualità; prestazioni odontoiatriche ossia visita di controllo, ablazione del tartaro e prestazioni di implantologia; il pacchetto prevenzione, tariffe agevolate per prestazioni non incluse nel pacchetto in copertura o per il raggiungimento del massimale annuo; nonché servizi di consulenza e di informazioni sanitarie telefoniche.
Altresì, Cassa Colf ha previsto solo per quest’anno altri servizi sanitari sperimentali.
Fino al 31 dicembre 2024 poi vengono erogate le prestazioni per:
– eventi traumatici senza ricovero quando in caso di malattia o a seguito di un infortunio il lavoratore riporta traumi per i quali si deve applicare un’immobilizzazione non rimovibile necessitando di riposo. Tale servizio deve esser prescritto da una struttura pubblica o convenzionata quale il pronto soccorso, dando diritto al lavoratore di ricevere un’indennità pari a 30,00 euro per un massimo di 10 giorni di prognosi annui;
– interventi ambulatoriali. In tal caso vanno riconosciuti al lavoratore 30,00 euro al giorno a partire dal 5° giorno di convalescenza, per un massimo di 10 giorni annui;
– lista grandi interventi ambulatoriali. Nelle circostanze in cui devono esser effettuati grandi interventi chirurgici ambulatoriali nelle strutture pubbliche o convenzionate, Cassa Colf garantisce la somma di 300,00 euro per un intervento all’anno.
– lista interventi ammessi a finanziamento: sindrome di De Quervain; cataratta; sindrome del tunnel carpale; sindrome del tunnel tarsale; sindrome del canale di Guyon; dito a scatto;
– invalidità. Si prevedono rimborsi per un importo pari a 3mila euro a persona non ripetibile, e per chi ha un’invalidità permanente. Questa deve essere diagnosticata e approvata in caso di infortunio sul lavoro o malattie professionali certificata dall’Inail, di grado uguale o superiore al 91%; per patologia certificata dall’Inps, di grado uguale o superiore al 91%.
Il rimborso altresì previsto per:
– le prestazioni sanitarie di tipo diagnostico-terapeutico ed infermieristico, domiciliari e ambulatoriali, purché collegate alla patologia;
– consulenza psicologica; visita psichiatrica; visita neurologica;
– presidi finalizzati al supporto di deficit motori;
– prestazioni di fisioterapia domiciliare per deficit certificati;
– presidi e ausili sanitari prescritti da un medico.
Vi sono inoltre prestazioni assicurative nei casi di responsabilità civile verso terzi e su responsabilità civile in caso di rivalsa Inail.
Il rimborso spese per assistente familiare in caso di non autosufficienza permanente del datore di lavoro viene esteso anche per gli iscritti oltre i 70 anni di età. A tal fine si specifica che Cassa Colf rimborsa ai datori di lavoro domestico le spese documentate solo alle condizioni di seguito elencate:
– almeno un anno di contribuzione;
– non autosufficienza uguale o maggiore ai 40 punti maturata successivamente al 1° luglio 2021;
– non autosufficienza avvenuta dopo l’iscrizione alla Cassa;
– solo il titolare del rapporto di lavoro deve presentare la non autosufficienza.
La prestazione prevede fino ad un massimo di 300,00 euro mensili e fino a 12 mesi consecutivi, da presentare entro 60 giorni, non ripetibile.

CIPL Agricoltura Operai Sondrio: avviata la trattativa

Tra le proposte dei sindacati una nuova classificazione del personale, maggiori tutele per maternità, malattia e infortunio e un incremento dei salari

Lo scorso 21 dicembre si è svolto il primo incontro utile tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali Coldiretti, Confagricoltura e Cia per l’avvio delle trattative del rinnovo del CIPL Agricoltura Operai Sondrio, scaduto il 31 dicembre 2023.
Di seguito i punti più significativi, proposti dalle organizzazioni sindacali.
Classificazione del personale
I sindacati ritengono necessaria una maggiore valorizzazione delle competenze e un aggiornamento relativo della classificazione degli operai agricoli e florovivaisti, in coerenza con quanto previsto dal CCNL.
A tal proposito, viene richiesto di riformulare il livello “E”  inserendo la figura dell’addetto alla raccolta ed eliminando nelle tabelle retributive il riferimento alle grandi campagne.
Lavoratori migranti
Per quanto riguarda il tema del lavoro migrante, si chiede di applicare quanto già previsto dal CCNL (art.25) che prevede spese di viaggio assicurate dal luogo di provenienza e quello di lavoro e ritorno a carico dell’azienda (oltre i 40 km), prevedendo anche un tavolo permanente presso la Provincia di Sondrio per trovare soluzioni di riutilizzo di edifici abbandonati e la relativa messa a disposizione per i lavoratori del settore.
Malattia e infortunio
I sindacati propongono di facilitare il pagamento di malattia e infortunio proponendo l’integrazione al 100% a partire dal 1° giorno ed eliminando i primi tre giorni di carenza.
Maternità
I sindacati richiedono che il trattamento economico integrativo al 100% per maternità obbligatoria e/o anticipata sia applicato anche alle lavoratrici a tempo determinato.
Conciliazione vita e lavoro
Viene proposta la possibilità di usufruire anche ai lavoratori a tempo determinato del congedo di 15 giorni, in occasione di matrimonio ed unione civile.
Si richiede, inoltre, l’aggiunta di un permesso retribuito per visita medica documentata di 8 ore all’anno anche frazionabili.
Retribuzione
Per il biennio 2024/2025, al fine di salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori del settore si richiede un aumento salariale del 5,2%.
Si richiede inoltre la possibilità di usufruire di buoni pasto per i lavoratori subordinati, oltre ad contributo aggiuntivo a quello previsto dal CCNL sulla quota a carico datore di lavoro per gli aderenti al fondo pensione di categoria (0,30%).